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Ciao a tutti!
Tanto per iniziare con il piede giusto, Lobook è un'iniziativa a episodi che ho deciso di lanciare creando un semplicissimo logo. Come al solito, e lo sottolineo, tratterà unicamente una mia esperienza, niente di più.
In che cosa consiste? Ve lo riassumo così, con i passaggi chiave del processo.
Ottengo un libro, di solito acquistandolo o prendendolo in prestito. Lo leggo. Scatto alcune foto illustrative da aggiungere come allegati. Fornisco una breve introduzione e il mio personale parere. Insomma, in pratica un blog come tanti di quelli che forniscono recensioni. La mia visione è però più focalizzata sul fornire un'idea generale e molto concisa del libro che ho letto, soffermandomi poco o nulla su anticipazioni della trama e calcando invece di più sulla mia personale esperienza d'acquisto e di lettura.
E ora iniziamo!
Questo nuovo episodio prende spunto dal romanzo di James Rollins, pubblicato con il titolo di The Eye of God (2013). La traduzione italiana che io ho letto è L'Occhio dell'Inferno, curata da Elena Cantoni. La prima pubblicazione in Italia risale allo stesso anno dell'inglese, il 2013. Nella foto sottostante puoi vedere un'immagine di copertina da cui ho rimosso alcune parti per provare a evitare possibili pubblicità dirette.
poi uno scorcio degli interni:
Ho acquistato il libro alcuni mesi fa in formato economico, ma esiste anche un formato in copertina rigida a un prezzo più alto e un formato economico intermedio. Escludendo vari sconti applicati e considerando invece soltanto il prezzo di copertina ufficiale, la fascia di prezzo a cui è possibile reperire questo libro in formato cartaceo in Italia al momento attuale varia all'incirca da 5,00€ a 18,60€. È anche possibile reperire il romanzo in formato ebook.
Sfogliando le pagine
Attila si trova in punto di morte. Molti si chiedono che cosa gli abbia detto il papa quel giorno, alle porte di Roma. La sua novizia sposa è lì a fianco al suo letto e anche lei non sa perché Attila abbia desistito dall'invadere la città. Da quel giorno, un lento declino fino agli ultimi tempi, quando Attila sembrava aver riacquistato la propria vitalità. Il condottiero muore di fianco alla sposa e lei sposta qualcosa di arcaico, un teschio con incisa sopra la data della fine del mondo, interrogandosi se sia questa la fonte delle rinnovate energie di Attila prima della sua ultima ora.
Il teschio raggiunge i giorni nostri assieme all'antica copia del Vangelo secondo Tommaso. Una copia che sembra essere stata rilegata in pelle umana. Ma la data – quella data – è la cosa più preoccupante. La fine dei giorni... fissata a quattro giorni dopo.
James Rollins è un maestro nello scrivere libri d'avventura, niente da eccepire. Se piacciono libri sulle orme di film come Mission Impossible o Indiana Jones, i suoi romanzi saranno sicuramente delle ottime scoperte. Dal canto mio, non riesco spesso a immedesimarmi nei suoi libri e ad essere coinvolto nella storia. In questo caso più di altri. I presupposti sono buoni e l'idea è affascinante: viene mischiata scienza, storia, cultura, sì, c'è tutto. Io però non sono riuscito a trovarmi davvero dentro le situazioni che venivano narrate, forse è un mio limite. Proprio in virtù di questo ho pensato a un buon voto generale ma forse a uno dei più bassi che abbia mai dato come coinvolgimento.
Non so da cosa derivi questo risultato: forse dalle troppe, “troppissime” scene d'azione che per il mio gusto personale vanno un po' a oscurare la parte mistery, suspense, quella che rende affascinante l'idea dietro al libro; quella parte che si ritrova spesso nel thriller, nell'intreccio di informazioni curiose che sfociano infine in un'unica verità. Il modo di narrare è il solito e ho già espresso l'effetto che ha su di me: è poco creativo e molto schematico, molto accademico. Il fascino dei romanzi di James Rollins non sta nel modo di descrivere che è a parere mio molto povero in creatività, bensì nella trama in generale; se però non riuscite a immedesimarvi e perdete parti di storia come nel mio caso, il risultato è davvero da accantonare. Un libro comunque adatto agli amanti dell'avventura che mischia scienza, storia, religione e fantasia.
Qui sotto trovi la descrizione presente sul retro del libro.
Valutazione Personale
Il sistema di valutazione personale è ancora alle prime armi. Poiché mi baso prioritariamente sul mio coinvolgimento e non sulla qualità dei testi, è questo il parametro fondamentale che guida il mio primo voto. Il secondo è un voto – ancora una volta personale – che tiene invece conto di come ho recepito la qualità del testo. Chiamerò il primo voto con l'appellativo VOTO COINVOLGIMENTO, il secondo come VOTO GENERALE. La scala di voto per entrambi sarà un numero compreso tra 1 (valutazione peggiore) e 5 (valutazione migliore), rappresentato sotto forma di stelle (da 1 a 5).
Nel caso de L'Occhio dell'Inferno, il mio personale responso è 4 per il voto generale, e 2 per il voto coinvolgimento.
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