Oggi ho deciso di condividere alcune foto di una breve gita fatta alcuni mesi fa. Partendo da casa con la mia bici ho pedalato verso Seravezza, seguendo il corso del fiume che costeggia la località e che viene da monti. Ho raggiunto così Pontestazzemese e ho continuato verso Mulina, per scollinare alla meta: Stazzema. Qui sotto alcune immagini a ingrandimento crescente che ritraggono la sua posizione sulla carta geografica italiana.
Stazzema è un comune versiliese in cui solitamente faccio tappa con la mia bici almeno un paio di volte all'anno. Si trova a circa 450 metri sopra il livello del mare e offre un angolo di tranquillità ai piedi delle Alpi Apuane. Si beh, non proprio ai piedi, diciamo alle ginocchia, considerato che per arrivarci dobbiamo coprire quelle centinaia di metri in dislivello di cui ho accennato.
E cosa faccio una volta a Stazzema? Come al solito, scatto qualche foto. Il paese vanta alcuni monumenti interessanti, il primo dei quali l'ho trovato mentre passeggiavo seguendo un vicolo al termine della strada asfaltata. Una targa identificativa a lato mi ha permesso di conoscerne il nome e un'approssimativa datazione: la Fontana di Carraia, risalente al sedicesimo secolo. Me la sono trovata sulla sinistra mentre risalivo il vicolo e ho deciso di cercare qualche info sul web ma la connessione Internet andava a rilento. A casa non ho scoperto molto altro, se non che le origini di Stazzema come luogo abitato sono davvero molto antiche, risalenti addirittura a molti anni prima della nascita di Cristo.
Ho fotografato qualche altro scorcio. Prima riprendendo qualche angolo di vita quotidiana tra le case, poi soffermandomi sul paesaggio intorno. Stazzema è circondato dalle montagne, sebbene disti dal mare appena 20 chilometri. Una mezza curiosità è che l'edificio sede del comune non si trova nel paese di Stazzema, bensì più a valle, in quel centro che ho nominato all'inizio del post come Pontestazzemese.
Mentre guardavo le montagne dallo schermo del mio smartphone, un occhio è caduto su un campanile in lontananza. Ho quindi ripreso la bici facendo marcia indietro e dirigendomi dove avevo visto svettare le avvisaglie della chiesa. E là, su un tornante che avevo percorso ma in cui ero forse troppo annebbiato per osservare il contorno, ho trovato una piazzola e la facciata laterale di una chiesa, che facevano da apripista per un ben più ampio vialone pedonale alberato, situato sul lato opposto della carreggiata. Ho fotografato tutto: prima eccoti il viale pedonale, con qualche panchina e alcuni colori e contrasti ritoccati al computer.
E poi la chiesa, vista lateralmente e ritratta in due vesti differenti, ottenute cambiando qualche parametro della fotocamera all'interno del mio smartphone. L'edificio sembrerebbe essere la Chiesa di Santa Maria Assunta, la cui nascita con i moderni connotati sembra risalire XIII secolo, ma la cui storia trae radici da cenni di una pieve qui presente fin dal IX secolo d.C. Non ne ho visitato l'interno, forse in futuro rimedierò.
Per finire sono tornato a casa, ma segnalo che da questa zona partono alcuni interessanti spunti sentieristici per gli appassionati, tra cui quello che permette di raggiungere il Rifugio Forte dei Marmi. Inoltre, Stazzema viene ricordata perché insignita di una medaglia d'oro al valore militare dovuta ai fatti avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Alcuni conosceranno anche questo luogo perché una località all'interno del territorio comunale – Sant'Anna di Stazzema – è stata teatro di uno dei più famosi eccidi avvenuti nel periodo ricordato. Stazzema e Sant'Anna di Stazzema fanno parte dello stesso comune, ma è bene precisare che queste località si trovano su fronti montani differenti e che, facendo riferimento alla semplice strada asfaltata, distano circa 30 chilometri l'una dall'altra. È possibile ridurre questo percorso soltanto per via sentieristica.
E nulla, anche per oggi ho terminato, spero di averti dato qualche informazione utile.
Ti saluto e ti do appuntamento a un prossimo post.
