Non faccio i nomi ma uno è finito per diventare molto seguito su Web2.0 mollando del tutto Hive e proponendo ora prezzi folli per le sue comparsate, soprattutto per i suoi shorts, contenuto che al giorno d'oggi va per la maggiore. L'altro invece cavalca il mercato delle crypto in base alle mode del momento liquidando le sue posizioni precedenti ove non c'è movimento nel breve periodo, HIVE compreso.
Da quel momento ho smesso del tutto di preoccuparmi nel cercare di aprire Hive al grande pubblico, anni fa l'ho fatto pure io direttamente sfruttando la mia presenza su YouTube, portando una flotta di persone sul vecchio Steem che neanche a dirlo hanno mollato ancor prima di pubblicare un post di presentazione.
Immagine generata tramite tool IA di Peakd
C'è quindi chi Hive lo conosce alla perfezione e ne estrae costantemente risorse da anni da reinvestire altrove o peggio sulla prima meme coin da 1000x, ha una decente audience su Web2.0, ma non si preoccupa mai di menzionare di tanto in tanto nessuna delle app facenti parte di Hive da cui pubblica, anche solo in descrizione ai suoi post/video.
Personalmente più ci penso più mi rendo conto che le milioni di altcoins senza utilità sono la terra sotto la quale si nascondono le vere gemme, non mi piace l'etichetta di maximalist, ma in alcuni casi più scavi e più è evidente che qualcosa luccica sotto montagne di terra.
Per quanto sia divertente una meme coin, penso sia assimilabile ad un gioco d'azzardo ed in quanto tale...de gustibus, ma la vera differenza la si fa costruendo i mezzi per risolvere dei problemi reali.
La libertà di parola è un valore che noi diamo per scontato e come qualcosa che su Web2.0 viene concesso a tutti a meno che non si sia estremisti di qualche tipo, ma nulla vieta a chi possiede queste piattaforme di inventarsi un nuovo tipo di regola improvvisa che a quel punto coinvolge tutti, con la scusa magari di combattere l'ascesa dei contenuti IA ed inserendo accessi biometrici o con identità digitale.
Ma non è l'unico punto di forza di Hive.
Ormai quasi tutti perdono qualche decina di minuti in giochini flash da mobile durante la giornata, la natura veloce e fee-less del database apre le porte ad un universo di possibilità anche ai videogiocatori, senza contare che la fidelizzazione è notevolmente maggiore in quanto si diventa possessori di un dato oggetto o proprietà virtuale all'interno dei giochi, possedendo l'NFT che lo rappresenta sotto un unico account Hive.
Con Bitcoin ci si è abituati ad un concetto di moneta digitale totalmente slegata dal sistema politico e bancario tradizionale, un proof of concept che ha funzionato per qualche anno per lasciare ora volutamente spazio alla narrativa del "Store of Value", spendi i dollari non i Bitcoin e l'intero percorso di liberazione finanziaria va a farsi benedire.
Sono quindi emerse nuove monete che hanno proseguito questa visione iniziale, dal fork diretto con BCH a quelli che a mio avviso sono invece miglioramenti sostanziali al concetto come XMR.
Di base però il funzionamento di tali monete è similare, peer to peer cash minato tramite proof of work e soggetto alla volatilità di ogni mercato che si basa solo su domanda e offerta.
Ecco che inserire una distribuzione basata su semplici interazioni sociali (quelle che tutti i giorni si fanno già con i vari social tra l'altro) come su Hive soggetta alle meccaniche domanda offerta ma poi collateralizzata da una stablecoin come HBD che fa da specchio al controvalore di un asset che ormai si conosce a livello mondiale come il dollaro per le transazioni di tutti i giorni è qualcosa che di geniale è dir poco.
HBD oltre a farla da specchio al dollaro viene distribuito senza permessi, senza intermediari e può essere altrettanto speso e accettato ovunque, cosa che in alcuni paesi già avviene.
Non puoi che appassionarti ad uno strumento come Hive non appena capisci l'importanza che può avere nella vita di tutti i giorni, prima o poi il gioco dei meme finirà e il valore inespresso di molte gemme troverà la luce.
-Fede