
Foto d'autore
Noi su Hive di botte virtuali ne abbiamo ricevute tante ma nonostante tutto c'è chi per tenacia, per ostinazione o semplicemente masochismo continua a orbitare attorno a quello che dal mio punto di vista personale è uno dei progetti di punta del nuovo mondo digitale a crearsi, fatto di intelligenza artificiale e sistemi distribuiti.
Alle volte ripenso ai tempi in cui sono arrivato, ormai lontani si può quasi dire dopo essere entrato nell'ottavo anno effettivo di attività su questa blockchain, da BTC maximalist. Se dovessi valutare le mie scelte finanziarie riguardanti HIVE oggi stesso, fossi rimasto con BTC avrei fatto una scelta nettamente migliore, soprattutto perchè c'era pure di mezzo l'hardfork con Steem.
Però c'è di peggio, tra "influencers" che lasciano BTC a maturare chissà cosa sugli exchange agli inseguitori di memecoins, i primi regalano liquidità fasulla ad un punto di rottura in un gioco della sedia i cui termini di servizio si leggono solo dopo essere rimasti in piedi allo spegnimento della musica, i secondi puntano su rosso o nero alla roulette e c'è chi ci scrive pure dei libri a riguardo.
Restare fuori dai radar è forse il modo migliore per fiorire a lungo termine, niente o nessun'agente esterno sono in grado di disturbare i tuoi progressi e ce ne sono di cose o persone che provano a farti deviare dalla retta via, con retta via intendo quella che hai in testa, non necessariamente quella universalmente corretta da seguire.
Essere testardo non è poi sempre un difetto soprattutto in questi casi.
Mi ritrovo ad una fase di inevitabile riflessione ora che ho una famiglia tutta mia in un 2025 che si presenta scoppiettante, dopo un decennio di bastoni tra le ruote e pure il camice da dipendente della megaditta fantozziana comincia a starmi davvero stretto, quel famoso posto fisso conquistato però in un'altra vita.
Pensate poi che prossima settimana devo festeggiare un anniversario estremamente importante, la mia definitiva dipartita dai social media di stampo Web 2.0 con la chiusura del mio account storico di Instagram, una scelta per la quale ho lottato con me stesso per mesi ma finalmente posso dire mannaggiammè non averlo fatto prima, non vivo più in quel circo tossico fatto di gare a chi ostenta meglio la propria felicissima vita di cartone virtuale che si scioglie sotto la prima pioggia di commenti negativi.
Anche in questo caso per analogia penso che non devo essere io ad andare dalla massa di utenti per chiedere loro di venire su Hive ma se proprio proprio uno vuole vedermi bloggare, postare, spammare i miei pensieri deliranti senza copione o argomento di fulcro mi ritrova qui, qui dove vedo il futuro tra 20 anni e sennò pazienza, a me non importa.

Immagine generata tramite tool IA di Peakd
Chi si trova dalla parte opposta della barricata digitale osserva ed attende con frenesia l'arrivo dei suoi compagni, frustrato del fatto che il passaggio non sia così logico anche per gli altri, ma la sola regola del gioco è voltarsi senza tornare più indietro, dare la schiena è il modo migliore per instillare la curiosità nel venire a vedere poi se in viso sei triste o sorridente.
-Fede