Immagini generate da me con l'AI (Photoshop Beta)
Buonasera amici di Hive !!!
Scie chimiche, chip sottocutanei, alieni....
Bastava citare uno di questo argomenti, fino a pochi anni fa, per venire derisi e appellati con il termine "complottista", e venire accostati ai tanto vituperati terrapiattisti, con un giochetto molto subdolo, per cui se esprimi un concetto o vuoi parlare di un argomento leggermente fuori dagli standard comuni, viene paragonato alle categorie più bislacche e controverse.
E invece, era in tutti i giornali nei giorni scorsi, la notizia di un informatico 35enne di Brescia, che si è fatto installare 5 microchip nelle mani: uno, il più costoso, da 200 euro, che gli consente di effettuare pagamenti, un altro che permette di aprire la porta di casa, un altro per salvare e condividere dati, e 2 , che in verità non sono microchip, ma sono un magnete (per tenere le viti , dice lui) e un led.
Ma è di anni fa la notizia di una start up svedese, che proponeva ( non costringeva, per adesso) , ai propri dipendenti l'installazione di un microchip che sostituisse il badge aziendale: la Svezia sembra un 'apripista nel settore, ma anche a molti nella UE l'idea sembra garbare non poco.
Questi microchip fanno parte di un campo molto più ampio, e molto controverso, che prende il nome di Biohacking, ovvero di implementare il copro umano e la sua biologia e fisiologia, con nuovi elementi tecnologici atti ad aumentare, aiutare e migliorare le funzionalità della persona.
Come non ricordare poi, gli esperimenti effettuati da Elon Musk con la sua azienda Neuralink: ci sono stati vari step con trials clinici su maiali e scimmie, ma ora ha ricevuto l'ok anche dalla FDA americana, per procedere con la sperimentazione su dei volontari umani.
Ovviamente il tutto viene presentato, dai promotori, con gli aspetti positivi , come l'aiutare le persone malate e che hanno dei problemi fisici, o aumentare la comodità e la sicurezza di tutti i giorni, come nei pagamenti o altre azioni quotidiani, come aprire la porta o far partire l'auto quando si è al volante.
Il grande problema che si pone è: ad un certo punto, nel futuro , ce lo renderanno obbligatorio, o ci costringeranno in qualche modo ad installarlo? Visto come si sono comportati durante il Covid, non è per nulla da escludere....
Grazie dell'attenzione e alla prossima.