Focalizziamo nuovamente l'attenzione su due tristissimi fatti di cronaca, che sono accaduti non tanto tempo fa, dove protagonisti sono stati animali che hanno attaccato l'uomo, portando a conseguenze estreme questi approcci tutt'altro che amichevoli, mi riferisco all'aggressione di una orsa a un podista in un bosco del Trentino e alla ancora più vile attacco di 3 rottweiler a un altro podista in un parco di Roma...
Entrambi i casi si sono conclusi in maniera tragica per l'uomo, tutti e due i podisti sono stati azzannati, e probabilmente pure sbranati dagli animali, selvatica l'orsa, teoricamente addestrati e domestici i rott-weiler...
Se ne sono sentite di tutte, di peste e corna, in particolar modo sull'orsa, dove si sono fronteggiati i sostenitori della soppressione dell'animale, mentre dall'altra parte della barricata si sono schierati gli animalisti, convinti a vendere carissima la pelle, a difendere a spada tratta l'orsa, perché era la madre di due cuccioli, perché occorreva metterla in una struttura protetta, e tanto altro ancora...
I 3 rottweiler sono scappati da un cancello di una villa, che era legato con un catenaccio poco sicuro, che lasciava spazio, a cani dotati di una potenza decisamente superiore, a potenziali evasioni, così è stato, così è avvenuto, e anche in questo caso a farne le spese è stato un podista, che aveva probabilmente l'unica colpa di correre, i cani hanno inteso quel gesto come aggressivo e immotivato, per cui l'hanno barbaramente attaccato, e ucciso...
Ora, sia nel caso dei rottweiler, ma soprattutto nel caso dell'orsa, ci sono state epocali levate degli scudi in difesa degli animali, ma volevo semplicemente far presente un fatto, che per me ha un'importanza nettamente superiore a quella di questi animali, giusto giusto per dire un paio di cosette, a questi signori animalisti, ai quali semplicemente dico di provare, se il loro cervello glielo consente, di immedesimarsi nelle condizioni psicologiche dei familiari delle vittime, di tentare, sempre che ne abbiano la capacità, di comprendere l'atroce dolore che quei due podisti hanno passato, prima di morire, lo strazio che hanno provato, la distruzione di due vite umane, che, non me ne vogliano questi signori animalisti, penso abbiano un valore superiore a quella degli animali che li hanno brutalmente uccisi, eppure si pensa all'aggressore, a proteggerlo, a tutelarlo, a cercare di salvarlo da una gogna, mediatica e non, in modo tale che, magari, chissà, non possa anche ripetere un gesto simile a quello che hanno compiuto...
Se neanche l'immedesimazione serve, allora ci sarebbe un'altra medicina, ancora più drastica, ancora più terribile, da somministrare a questi signori animalisti, lascio alla vostra immaginazione a cosa mi stia riferendo, un piccolo indizio, provare per credere, poi vediamo se sono ancora così indulgenti, così buonisti, così permissivi, così difensori a spada tratta delle cause perse, sì, perché di fronte alla vita umana, mi dispiace, il confronto non regge, l'animale che uccide va messo definitivamente in condizione di non nuocere più, per sempre, altro che strutture protette, altro che soluzioni alternative, c'è stata solo aggressione? Ok, ci sono stati morti? Occhio per occhio...