La giornata odierna dovrebbe rappresentare il culmine della settimana, oggi è l'unico giorno, ad esempio, in cui non ho una sveglia, per cui tutto bello, tutto gradevole, tutto amorevole, ma anche no, per diversi anni in passato la domenica ha rappresentato il momento più brutto, più triste, della settimana, perché è quello che, tradizionalmente, si passa in famiglia, sì, tutto ok, ma cosa succede quando non ci si sente in linea con la famiglia in cui si sta vivendo?
La situazione scomoda del tenere il piede in due staffe l'ho passata quasi trent'anni fa, all'epoca ero molto più giovane, avevo prospettive diverse da quelle attuali, una carica emotiva e psicologica nettamente superiore, tante cose sono cambiate adesso, in cui per certi versi sto vivendo un periodo temporale analogo...
Odiosa la domenica, veramente, perché con la mente si va a cercare l'altro, si vaga in lungo e in largo, si pensa a quello che si sta facendo, si pensa a quello che sta facendo l'altro, si cerca di far trascorrere nella maniera meno fastidiosa possibile il tempo che passa per arrivare al lunedì, paradossalmente i giorni feriali sono molto più facili da sopportare, perché offrono tanti spunti, tante basi, tanti agganci per poter fare qualcosa di positivo per la situazione momentaneamente nascosta, certo, perché la vita non si può ridurre a questo, ho un mio percorso mentale, una mia strada da fare, un sentiero tortuoso al termine del quale ci sarà finalmente il cambiamento, così non si può andare avanti all'infinito, oggi poi che non sono neanche nella mia città è ancora peggio, la distanza, la lontananza rende ancora più insopportabile il tutto, meno male che corre in mio, in nostro aiuto la tecnologia, grazie ai messaggi e a una telefonata di straforo che c'era stata poco fa, la voce è un toccasana per i miei nervi, riduce ancora di più il senso di disagio di questa giornata, anche stare su questa piattaforma, sotto certi punti di vista, serve allo scopo di farmi superare in maniera ancora più facile lo scoglio di una domenica lontano da casa ma soprattutto da lei...
Qualcuno potrebbe obiettare che quello che sto facendo non sia giusto, non sia corretto, non sia morale o altro ancora, rispondo con la stessa affermazione che ho fatto, al titolare di un bar, che mi ha detto di tenermela stretta...
"Ascolta, tu, come tutti gli altri, vedete la punta dell'iceberg, quello che galleggia, per dare un giudizio complessivo devi vedere, come faccio io, anche la parte sommersa, forse, dico forse, la frase che hai detto la lasceresti nel cassetto, credi a una testa di cazzo che poi sarei io..."
Si è come giustificato, allargando il discorso anche alla sua situazione personale, ci siamo capiti al volo, così come ho capito che anche per lui non sono assolutamente rose e fiori, così come sembrerebbe da social di merda quali Facebook, che io fortunatamente non frequento da anni ormai, per la precisione sono la bellezza di 7 anni che non pubblico più nulla là sopra...
Ok, cari amici e amiche di Hive, passate una bella e serena giornata, vi auguro di stare veramente bene, io sono arrivato a mezzogiorno e laggiù, nemmeno troppo in lontananza, intravedo già la mia isola felice, il mio porto di attracco dolce dove andare a parare, non vedo l'ora...