Oggi è il giorno storico in cui M5S e PD si sono dichiarati eterno amore, il passato è dimenticato e il futuro una favola tutta da scrivere.
Però come in tutti i grandi amori una piccola macchia è rimasta e si chiama Raggi.
Zingaretti si è affrettato a dire che non sosterrà mai la candidatura della Sindaca di Roma per un secondo mandato.
Per la Capitale secondo il segretario del PD sono stati 5 anni drammatici.
Da quando Virgina Raggi ha annunciato la sua ricandidatura, sul disastro di Roma si sono espressi un po' tutti i partiti ed onestamente Roma non se la passa bene, ma bisogna essere davvero disonesti per sostenere che è tutta colpa dell'attuale amministrazione.
Raggi sta amministrando Roma nell'unico modo possibile e questo i partiti oppositori lo sanno bene e sanno anche che se Virginia Raggi occupa il posto che occupa è perchè nel 2016 nessuno voleva vincere a Roma.
Il PD che aveva fatto dimettere Marino si presentò con Giacchetti, uno che non lo votano neanche i parenti.
Unica che poteva avere una remota possibilità di vittoria era Giorgia Meloni ma il centro-destra scongiurò il pericolo di vincere presentandosi diviso con Forza Italia che appoggiava Marchini.
Un piano ben congeniato per smarcarsi dall'eventualità di dover governare una città la cui ripresa non portà avvenire se non con decenni di amministrazione impopolare.
Per questo motivo, sono sicuro che, sebbene ne sentiremo tante da qui al giorno delle amministrative di Roma alla fine faranno in modo di lasciare Roma alla Raggi.