Cari amici, non ero troppo certa che questa settimana ce l'avrei fatta a pubblicare. Purtroppo lunedì mio marito ha avuto un incidente mentre si trovava sulla sua bici. Come conseguenza ha un occhio nero, un taglio su parte di una metà del viso (che spero per lui non lo lasci sfigurato: per me fa nulla, ma lui ne soffrirebbe e forse non poco), graffi un po' ovunque e quel che è peggio, un terribile mal di schiena che lo limita nei movimenti. Grazie a Dio nulla di rotto, ma il mal di schiena mi preoccupa comunque. Sono giorni di confusione, come immaginerete. Tra l'altro, entrambi presentiamo sintomi di raffreddamento e ciononostante devo provvedere alle faccende di casa per due. Non mi è riuscito nemmeno di rispondere a telefono a mia zia e a una cara amica, figuriamoci, quindi hive e parenti lasciano il tempo che trovano. Dulcis in fundo, lo schermo del cellulare di mio marito è andato in frantumi (l'aveva in tasca) e quasi contemporaneamente ha finito di rompersi il connettore del caricabatteria del mio Moto G10 (è un difetto tipico dei Motorola, quantomeno i modelli venduti nel mio paese ed erano mesi che il connettore si presentava difettoso, oltre a essere già la seconda volta che capita in tre anni e mezzo che ce l'ho). Di conseguenza, avremo una spesa di non poco conto per la riparazione di due cellulari (mio marito ha bisogno del suo soprattutto per lavorare con app paganti e pure io ho app paganti nel mio, una delle quali non mi riconosce i progressi se installata sull'A9). Ma non entro questo mese. Toccherà a entrambi fare a meno dei rispettivi dispositivi per almeno tre settimane perchè deve prima chiudere una fattura di una delle mie carte di credito (non intendo farla lievitare). Ciononostante, caso mai aveste pensato che il cellulare fosse l'oggetto che mi rappresenta, vi anticipo che proprio no. Anzi, non fosse per le app paganti e le banche che lo adorano (al posto di netbook e notebook, men che meno linuxiani), ne farei uso il meno che mi fosse possibile. Per la verità, per qualche ragione non mi era saltato all'occhio subito, ma anzichè il cellulare, semmai quanto segue:
È una collana in argento (ho dovuto arrotolare la catenina per farla centrare nell'obbiettivo dell'A9), ovviamente di mia proprietà, con il ciondolo che raffigura una menorah, uno dei simboli più rappresentativi dello Stato di Israele. La menorah originale era un candelabro (in oro) a olio dai sette bracci, posto inizialmente a illuminare il Tabernacolo e in seguito il Tempio di Gerusalemme, quale riflesso di luce divina. Viene menzionata nel libro dell'Apocalisse per quanto riguarda il N.T. e con dovizia di particolari nell'Esodo (A.T.). Può simbolizzare i sette giorni della creazione (che potrebbero non corrispondere a giorni di 24 ore o comunque a tempistiche umane) o i sette cieli (o entrambi i significati). Nell'Apocalisse sono presenti sette lampade che raffigurano le sette chiese dell'Asia Minore che ricevettero il messaggio (Efeso, Laodicea, Sardi, Tiatira, Filadelfia, Smirne, Pergamo). A tutt'oggi, una menorah viene utilizzata per la festività ebraica di Hanukkah, ma in questo caso il candelabro ha nove bracci (e si chiama il candelabro di Hanukkah o Hanukkiah). In quest'ultimo caso, dopo l'accensione del braccio centrale, si accendono gli altri otto per gli otto giorni della festività (un'accensione al giorno) che commemora la riconquista del Tempio di Gerusalemme nel 164 a.C. ad opera di Giuda Maccabeo e i suoi fratelli che sconfissero i greci.
Ho scelto questa collana in particolare (avendone pure con il simbolo più noto dello Stato di Israele (la stella giudaica) a causa di probabile discendenza ebraica (probabilmente pure da entrambi i rami: raccolgo indizi da una quindicina di anni all'incirca, tra i quali esami del mtDNA e y-DNA di mio padre, di quand'era vivo logicamente). Per quanto riguarda in particolare l'esame del DNA di mio padre, purtroppo non avevo avuto maniera di approfondirlo fino all'ultimo stadio, che mi avrebbe dato una risposta definitiva riguardo al ramo paterno perchè purtroppo mio padre se ne andò prima che potessi procedere. Ciononostante, siccome quanto effettuato era già alquanto consistente, dovrebbe risultarmi sufficiente basarmi sui matches, che hanno già dato qualche buon risultato. Ma sia pure senza quest'ultima motivazione (che nel mio caso ha a che vedere pure con la genealogia), c'è da sapere che nell'ambito del protestantesimo i simboli giudaici molto amati (soprattutto la stella a sei punte). E restando in tema, approfitto per proseguire con il cap. XX del mio e-book n.7 (come al solito, prima in spagnolo e poi in italiano):
ESPAÑOL
ABIGAÍL LA SABIA: UNA MUJER FANTÁSTICA: capítulo XX
-Mi amo Nabal fue muy grosero y se burló de David y su ejército- dijo Jacob, muy angustiado. -David nos brindó protección durante mucho tiempo. Sus soldados protegieron los rebaños, las manadas y las tierras de mi amo Nabal, así que los bandidos y los filisteos no pudieron saquear nada de lo que le pertenece. Ahora David y su ejército se encuentran sin provisiones y pidieron alimentos a mi amo Nabal. Aceptar tal petición, perdona mi atrevimiento, señora Abigaíl, me parecería lo mínimo. En cambio, el señor Nabal expulsó maltratando a los soldados de David, sin dignarse escuchar ningún consejo que le hiciera cambiar de opinión, sino más bien escuchando a sus hermanos, que piensan y actúan igual que él o casi. Como bien sabemos en esta casa, el amo es partidario del rey Saúl y no tiene en ninguna estima a David, al igual que sus hermanos. Ni se le ocurre el haberse mofado del futuro rey. Por consecuencia, David, que tarde o temprano se va a convertir en rey en lugar de Saúl, declaró guerra a la casa de Nabal. Nadie puede burlarse de un rey impunemente, por lo que el ejército de David no dejará con vida a ningún varón de la casa del amo Nabal...
Ps.: imagen Pixabay free que encuentran aquí: https://pixabay.com/es/photos/torah-hebreo-hebrew-tor%C3%A1-yeshua-2902754/
Para quienes no lo sepan: estoy utilizando la variante latina del castellano, sobre todo la rioplatense (conjugación al pretérito perfecto simple en lugar del pretérito perfecto compuesto, de uso limitado en los países latinos hispanohablantes, sobre todo los rioplatenses)/Per chi non lo sapesse: sto usando la variante latina dello spagnolo, in particolare la rioplatense (coniugazione al passato remoto invece che al passato prossimo, di uso limitato nei paesi latini ispanici, soprattutto rioplatensi).
ITALIANO
Una saggezza non comune: il dono di Abigail cap.XX
-Il padrone Nabal nella sua scortesia ha profondamente offeso Davide e il suo esercito- disse Giacobbe parecchio afflitto. -Davide ci ha accordato protezione per parecchio tempo. I suoi soldati hanno protetto le mandrie, le greggi e i terreni del padrone Nabal, cosicchè briganti e filistei non poterono razziare nulla che gli appartiene. Ora Davide e il suo esercito si trovano a corto di alimenti e hanno chiesto per favore al padrone Nabal di accordargli viveri. Acconsentire a tale richiesta, perdona l'ardire, padrona Abigail, mi sembrerebbe il minimo. Invece il padrone Nabal ha scacciato malamente i soldati di Davide, senza degnarsi di prestare orecchio ad alcun consiglio per farlo ricredere, anzi, dando ascolto ai suoi fratelli che pensano e agiscono tale e quale a lui o quasi. Come in questa casa ben sappiamo, il padrone è partidario del re Saul e non degna Davide di alcuna considerazione e così pure i suoi fratelli. Non gli passa per l'anticamera del cervello di avere offeso enormemente il prossimo re. E ora Davide, che infatti presto o tardi diventerà re al posto di Saul, ha conseguentemente dichiarato guerra alla casa di Nabal. Non si può offendere un re impunemente e dunque l'esercito di Davide non lascerà in vita nessuno di sesso maschile della casa del padrone Nabal...
Ps.: immagine Pixabay free che si trova qui:
https://pixabay.com/es/photos/torah-hebreo-hebrew-tor%C3%A1-yeshua-2902754/
Foto della collana, di ieri, da Samsung A9