Basterebbe questo triplo paragone per invogliarvi a vedere Gangs of London?
Se siete o siete stati amanti delle serie tv sopracitate sicuramente si.
Non credo ci sia altro da aggiungere in favore di Gangs of London.
Per quelli che non hanno mai guardato Sons Of Anarchy, per cui "I May Destroy You" può sembrare il motto di un wrestler durante la settimana di Wrestlermania e Peaky Blinders la marca di una birra di sua maestà la regina, allora il discorso si fa più complesso.
Gangs of London non è per deboli di cuore.
Se appartenete alla categoria di quelli che necessitano di un malox alla vista di uno schizzo di sangue; Gangs of London non fa per voi.
Se duropuristi del prestige drama tipico della golden Age seriale (Mad Men, Six Feet Under per farvi un esempio); forse meglio guardare altrove (magari cercando nelle classifiche di serialfiller.
Se per voi il fine non giustifica i mezzi, la verosimiglianza, la coerenza narrativa è tutto nella vita; forse, in alcuni punti Gangs of London vi farà sbottare.
Ma se amate le serie tv con un ritmo forsennato, dove la violenza è esagerata, la componente action è ai massimi livelli, la caratterizzazione dei personaggi è eccellente e sopra le righe, i colpi di scena sono di quelli da farvi saltare sulla sedia; Allora Gangs of London potrebbe entrare nella vostra top 10 all time.
Detta cosi, il rischio è di minimizzare la portata drammatica della serie tv di Evans.
Essa si distingue per una particolare vocazione al drammone (ma dimenticatevi l'intesità di I Know this much is true o le atmosfere crime alla Defending Jacob), quello vero, quello per cui le scelte di ognuno causano conseguenze potenzialmente terribili e le non scelte possono creare terremoti devastanti nel microcosmo dei protagonisti principali e secondari.
I suoi personaggi sono tormentatissimi. Eredi e sopravvissuti, ambiziosi e intrappolati.
Ogni personaggio che ruota nell'universo londinese messo in scena da Evans, vive la sua apocalisse personale.
Quello che accade nei primi minuti del pilot condizionerà scelte e vissuto di ogni singolo componente della famiglia, intesa come nucleo attorno al quale si dipanano gli affari leciti ed illeciti dei Wallace.
In una condizione di precaria stabilità vi saranno poi delle variabili impazzite, che incarnano idealmente il caos, che renderanno ancora più impossibile la ricerca di una via d'uscita ad una situazione deflagrante.
Bande criminali sino ad allora in combutta inizieranno a contendersi la succosa torta costituente l'impero dei Wallace. Giovani rampolli costruiranno un'identità finalmente slegata da quella ingombrante dei loro padri.
Vendette, ritorsioni, scalate, commistioni, tetrissime tele tessute nel corso di decenni vedranno la luce e scoppieranno in un uragano di pallottole e violenza che lascerà una scia di sangue che invaderà la capitale.
Gangs of London si attesta come una delle migliori novità del 2020 (come testimonia anche la classifica che trovate qui). Non regala nulla di particolamente nuovo al panorama seriale contemporaneo ma spinge al massimo livello alcuni concetti tipici dell'action e del revenge movie. Strizza l'occhio a prodotti internazionali come Sons Of Anarchy, Gomorra e Peaky Blinders, esaltando l'epicità e l'ineluttabilità messa in scena dalle serie tv di Sollima, Sutter e Steven Knight.
La serie tv di Evans vi soprenderà, vi regalerà tantissimi combattimenti, scontri, violenza e sparatorie ma anche una cavalcata eccitante dentro i meandri degli ambienti criminali londinesi.
Trama: 7
Sviluppo Personaggi: 7+
Complessità: 7
Originalità: 6,5
Profondità: 5
Cast: 8
Impatto sulla serialità contemporanea: 5
Comparto tecnico: 8
Componente Drama: 7
Componente Comedy: 0
Regia: 9
Intrattenimento: 9+
Coinvolgimento emotivo: 7,5
Soundtrack: 5,5
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