Mentre passeggio per le vie di Hong Kong, la scorsa primavera, mi imbatto in un'inusuale bancarella che propone una tipologia di street food a cui noi occidentali non siamo proprio abituati:
Immagine di mia proprietà
Scatto una veloce foto con il cellulare e proseguo meditabonda: avrò il coraggio di tornare indietro e comprare quell'inquietante snack?
E voi?
L'avreste addentata con leggerezza guardando una vetrina o prendendo il sole sul lungomare?
Mentre riflettete, vi dico che è una lucertola volante. Specie molto diffusa in Asia, da noi ha il serissimo nome di Draco Volans, della famiglia delle Agamidae.
Immagine CC0 creative commons
Solitamente non supera la lunghezza di venticinque centimetri e le sue ali, poste ai lati del corpo, sono delle membrane dermiche sorrette da particolari allungamenti delle costole.
I nostri delicati snack vivono nelle foreste tropicali, sono animali diurni e insettivori (si nutrono principalmente di formiche).
Vi ho convinto?
Oppure vi ho fatto passare la fame?
Solo per alleggerire la tensione in attesa delle vostre risposte, vi confesso che non ci sono riuscita.
Sono passata e ripassata davanti più volte, ma non ho neanche avuto il coraggio di comprarla!
Forse il mio cervello si rifiuta di considerare la lucertola commestibile (eppure mangio veramente di tutto e sperimento con gioia i piatti più improbabili), forse è stato quel musetto aggressivo con gli occhietti vitrei a "tirarmi indietro", come si dice dalle mie parti.
La mia fuga dal drago volante aprirebbe anche un dibattito più serio:
cosa consideriamo cibo?
quanto siamo disposti a spingerci oltre le nostre abitudini culinarie?
Con questa foto non solo vi delizio il palato, ma partecipo anche al contest foodphotography di @Juliank