E se all'improvviso, mentre passeggiate tranquilli sul lungomare, una gigantesca papera gialla galleggiante altra più di 16 mt vi guardasse dall'alto in basso?
Hong Kong 2013- Harbour City -Immagine CC0 creative commons
Cosa provereste?
Un forte senso di straniamento, ve lo assicuro!
Io l'ho incontrata nel porto di Hong Kong e ne sono rimasta letteralmente abbagliata. Non riuscivo a staccare gli occhi e mi sentivo piccola come una formica. Era come se vivessi in una specie di cortocircuito spazio-temporale.
Hong Kong 2013 - Harbour City -Immagine CC0 creative commons
Perché le papere sono piccole e carine, e di solito galleggiano nella vasca da bagno o al massimo in una piscinetta gonfiabile che montiamo in giardino d'estate per far divertire i bambini.
Immagine CC0 creative commons
Non sono enormi oggetti fluttuanti, che sembrano puntarvi con i loro occhietti neri.
Perché voi sapete nel profondo del vostro inconscio che sono innocue, ma quell'inquietante becco arancione è così marcatamente evidente che sembra un mirino.
Ed è così che Florentjin Hofman ha raggiunto il suo scopo.
L'artista concettuale olandese, che nel 2007 ha varato la prima Rubber Duck nelle acque di Amsterdam l'ha poi accompagnata nei porti di tutto il mondo, è riuscito a stupirci, ammaliarci e anche (forse per un solo istante) inquietarci con un'installazione unica nel suo genere.
Come Hofman ha dichiarato in diverse interviste, l'idea comincia a maturare qualche anno prima (più precisamente nel 2001) durante la visita a una mostra d'arte e prende forma dalla rielaborazione della pubblicità di uno yoghurt locale.
Ispirandosi a questi due fatti, l'artista arriva a una conclusione:
"Le mie sculture creano scalpore...Una sorta di interferenza nella routine quotidiana, di fronte alla quale la gente si ferma, scende dalle biciclette e inizia liberamente a conversare..."
Hong Kong 2013- Harbour City - Immagine di mia proprietà
Rubber Duck cambia effettivamente il modo di vivere uno spazio pubblico tranquillizzante e ovvio come può essere un litorale perchè lo invade con il suo enorme volume.
Hong Kong 2013- Harbour City - Immagine di mia proprietà
Per realizzarla vengono usati 200 pezze di PVC, unite tra loro solo con macchine da cucire manuali per controllare la resistenza dei punti.
La scultura viene poi gonfiata grazie un ventilatore interno, posizionato nella parte posteriore. Il ventilatore garantisce che l'aria circoli senza interruzioni attraverso un cavo impermeabile posto sotto l'installazione, direttamente in acqua e collegato alla banchina da cui prende l'elettricità.
Foto da catalogo pubblico mostra Rubber Duck - Hong Kong 2013