Dopo più di due mesi di assenza ho deciso di tornare a scrivere e non solo, di tornare ad essere attiva, di leggervi, commentarvi e votarvi. In realtà mi è mancato tutto questo, solo che non ci riuscivo, non in quel momento.
Il motivo della mia assenza non ha nessuna spiegazione mistica, semplicemente una mattina mi sono alzata e ho smesso, sono andata in pausa senza neanche rendermi conto o scegliere consapevolmente.
In questo periodo di silenzio ho capito l’importanza della pausa anche non voluta, anche non richiesta anche se “si ma devo fare mille cose, adesso non posso fermarmi”. “E invece si, ti fermi!” sembrava rispondermi il mio corpo.
L’ho dovuto fare, per forza. Ho smesso di allenarmi per tre settimane, di scrivere, di uscire, andavo solo a lavorare perchè non avevo altra scelta, facevo solo quello che ero costretta a fare.
Per il resto stavo ferma, il mio organismo non mi stava dietro.
Piano piano ho ripreso a fare delle lunghe passeggiate e ho ritrovato la forza di fare tutto in modo graduale e questa mattina 27 Luglio il mio primo pensiero è stato: oggi ritorno a scrivere e a pubblicare, sono pronta.
Mi è scattato qualcosa da dentro. Sicuramente in parte il merito è di @acquarius30 che caparbiamente ha sempre cercato di coinvolgermi nonostante la mia apatia, nonostante i miei silenzi e le mie assenze che avrebbero fatto demordere chiunque altro, lei invece è sempre stata lì e la ringrazio.
E’ stato un periodo di stress lavorativo, di riflessioni scomode e progetti futuri che incontravano degli ostacoli che in qualche modo si devono superare perché una cosa è certa: le cose non vanno mai come le avevi immaginate o pensate e bisogna adattarsi, adeguarsi al cambiamento.
Ho letto molto in compenso, per fortuna la lettura è sempre un ottimo modo per andare avanti, per vivere altre vite, altre situazioni e evadere da quel presente che ci è così scomodo e pesante e in un periodo strano come questo ho voluto leggere la Fallaci e non potevo scegliere autrice migliore e più complessa, è stato un balsamo per l’anima. Solo lei avrebbe potuto dare un senso a questo periodo, con la sua scrittura tagliente, scomoda, completamente disinteressata a piacere agli altri o a dire la cosa giusta (per chi poi?), così dannatamente vera.
Con la consapevolezza di adesso ho capito quanto mi abbia fatto bene fermarmi per ricominciare con slancio, con energia e voglia di fare. A volte il nostro corpo ci fa manda dei segnali che ignoriamo ma alla fine ha sempre ragione, se dobbiamo fermarci dobbiamo farlo, punto. Non c’è impegno che tenga.
Siamo sempre di corsa, sempre stressati, sempre distratti da qualcos’altro.
Fermiamoci ogni tanto, rallentiamo perché prima o poi la vita ti presenta il conto ed è salato.
Tornerò a raccontare le mie disavventure che sono sempre in bilico tra la comicità e la tragicità, a scrivere la mia rubrica senza pretese delle piccole cose che vorrei e a condividere con voi ricordi, paure, incertezze, traguardi e sogni. Siamo una comunità virtuale è vero ma aiuta sfogarsi, aprirsi e condividere perché arriva sempre quella parola giusta o quel consiglio che ti fa solo bene, che ti aiuta a vedere solo le cose da un’altra prospettiva.
E a volte abbiamo solo bisogno di questo: cambiare punto di vista.
