Gli utenti più anziani di SPI lo sanno da tempo: non si vede più la partecipazione di un tempo, e non si tratta di una questione legata solamente al prezzo dello steem. Con quest’analisi errante ed ignorante su alcuni meccanismi di SPI, voglio provare a dare un punto di vista keynesiano alla crisi di SPI.

O sparagno nun è maje guadagno. Immagine di dominio pubblico
Sovra-risparmio e sotto-partecipazione. Vorrei partire da queste due parole, visto che nel keynesismo si trova la dialettica sovra-risparmio e sotto-consumo. Sovra-risparmio di cosa? Nel nostro caso di Voting Power (VP d’ora in avanti). Utenti come me, spesso, col voto ponderato, si ritrovano per molte ore con un VP che risulta pari o poco vicino a 100%. Questo rappresenta un spreco in quanto il VP a riposo non contribuisce alla crescita della comunità. La cosa porta degli utenti a delegare parte del proprio Steem Power, ma questo a mio avviso accresce i problemi, come proverò a spiegare più avanti in maniera indiretta.
Sotto-partecipazione. Spesso gli utenti diventano inattivi poiché i contenuti che creano richiedono svariate ore (anche 10 nel mio caso). Ovviamente nessuno ha la pretesa di avere di avere una ricompensa pari al numero di ore moltiplicato per un ipotetico salario minimo all’americana, ossia 7$. Pur considerando una frazione di questo, al netto delle fluttuazioni del mercato, gli utenti potrebbero rivolgersi a mercati che offrono una remunerazione per la proprio forza-lavoro maggiore, tipo le pulizie domestiche, se l’aspettativa di ricompensa per un contenuto risulta disattesa per un certo numero di volte (al netto dell’orizzonte temporale per la ricompensa).
Cosa lega le due cose?
La propensione marginale alla partecipazione, che deriva dal termine keynesiano propensione marginale al consumo.
La indichiamo come c'. Il moltiplicatore keynesiano interno diventa
1/(1-c’)
All'aumentare di c', la propensione marginale alla partecipazione, 1 - c' diviene più piccolo, e di conseguenza il moltiplicatore cresce. In altre parole, maggiore c’, maggiore la crescita della comunità in termina di SP aggregato.
Nel caso dell’economia reale, il moltiplicatore moltiplica la somma dei parametri di domanda:
- C0: indica il consumo di sussistenza, ovvero quel consumo di base che permette agli uomini che danno vita all'economia di sopravvivere. Nel nostro caso, credo si possa intendere soltanto il peso cumulato dei voti per i contenuti.
- G: la spesa pubblica, ovvero il livello aggregato degli investimenti statali. Nel nostro caso, la cosa più vicina a questo concetto credo risieda nel pagamento dei curatori, ossia il costo burocratico di mantenere una certa iniziativa di SPI.
- I: indica il livello di investimenti privati in attività produttive. Nel nostro caso i Power Up degli utenti, credo.
- NX: indica il livello delle esportazioni al netto delle importazioni (esportazioni nette o bilancia commerciale). Nel nostro caso la differenza fra Power Up e Power Down, e idealmente vorremmo quest’ultimo a 0, per ora.
In Steemit, e quindi anche in SPI, c’ dipende dalla ricompensa attesa, ossia dalla somma dei pesi dei possibili voti ottenuti. Nel caso dell’individuo lasciato a se stesso, questo dipende dal trovare e soddisfare i bisogni di una nicchia, che può richiedere mesi e centinaia se non migliaia ore-uomo; nel caso di SPI e tramite la meccanica del voto ponderato/automatico, dal peso del voto che si decide di dare, anche con l’opzione manuale.
Come aumentare c’?
Qualcuno lo avrà già capito: serve aumentare per lo meno la % del voto ponderato, ora al 20%, per poi ridurlo in un momento più favorevole del prezzo di steem (misure pro-cicliche, anti-cicliche). Ricordo che ai tempi dei maggior voti provenienti da Curie, settembre 2017 su per giù, questo problema di partecipazione non esisteva. Anzi. In dei mesi successivi si parlava di limitazione al numero di post giornaliero per utente e account.
Quindi al momento ho in mente queste ricette, ovviamente da discutere
- L’aumento del voto ponderato al 60%, che aumenta anche le ricompense della curation (mi pare). Ma questo non basta perché il grosso dello SP lo possiede vari utenti col voto manuale, quindi
- inserimento degli utenti inattivi col voto manuale nel voto ponderato, anche se hanno uno SP basso (se ne trovano più di 15 al netto con quelli con SP pari a 0, basta controllare manualmente con discord e steemnow). Valuterei anche la creazione di un sotto gruppo del voto automatico che vota al 20%, ma facendoci entrare le orche e le balene (SP>10K) che votano attualmente manualmente (ne esistono almeno 2)
- forte riduzione se non completa eliminazione della delega di SP a gruppi/utenti esterni a SPI. Forse esiste già una cosa del genere.
Se questi punti avranno successo, possono anche stimolare l’NX sopra citato, ossia i Power Up, aumentando ulteriormente la crescita interna.
Ostacoli
Così come Keynes ai suoi tempi ha avuto difficoltà nel convincere la borghesia americana che le sue misure (successivamente moncate dal ministero del tesoro americano) avrebbero rilanciato sia l’economia (PIL), che il profitto dei privati (=la borghesia), che il benessere del popolo (=pace sociale, prevenzione contro una rivoluzione), nel caso di SPI abbiamo i vertici che vanno convinti. Queste proposte aumenteranno i ricavi dell’iniziativa privata di cui non hanno mai fatto mistero? Aumenterà la partecipazione degli utenti, almeno quelli attivi? Aumenterà la crescita dello SP degli utenti più del ritmo attuale?