probabile ritratto di Lucrezia Borgia, dipinto da Bartolomeo Veneto - fonte Wikipedia
Il mondo dei social ci ha abituato a leggere centinaia di bufale al giorno, notizie false o modificate in modo da colpire l'opinione pubblica. Personalmente cerco di controllare sempre tutto quello che mi puzza di notizia gonfiata o addirittura inventata di sana pianta: per fortuna oltre ai mezzi di disinformazione ci sono siti che analizzano e smontano le voci che circolano su quel grande bar virtuale che è Internet: Bufale.net, Butac, il sito di Paolo Attivissimo e tanti altri.
Delle bufale di oggi si parla dunque spesso, ma non siamo abituati a pensare è che più o meno tutti siamo vittime di bufale antiche, falsi fatti di storia che, per sentito dire, consideriamo verità assodate, ma che in realtà non hanno fondamento.
Lucrezia Borgia, se fosse ancora viva, potrebbe querelare mezzo mondo, perché l'etichetta di avvelenatrice che si trova cucita addosso non è per nulla veritiera. Addirittura "si sa" che veleno usasse per uccidere i suoi mariti: la cantarella, una sorta di arsenico altrettanto potente se non di più. Peccato che di mariti morti per avvelenamento, la cara Lucrezia non ne conti nemmeno uno piccolo piccolo.
Sicuramente la sua vita non fu leggera e tranquilla: figlia del cardinale spagnolo Rodrigo Borgia (che pochi anni dopo divenne Papa con il nome di Alessandro VI) e di una sua concubina italiana, già nel 1491, a 11 anni, venne promessa in sposa a destra e a manca (2 volte nel giro di pochi mesi). Nel frattempo però il papà Rodrigo divenne Papa-papà, e puntando a dominare più territori possibili, decise di cambiare di nuovo il fidanzato per la figlia, facendola sposare (a 13 anni) con Giovanni Sforza.
Questo primo marito si comportò malino nei confronti del Papa, stringendo accordi con Ludovico il Moro che era piuttosto avverso al papato. Pare che la moglie lo mise in guardia rispetto ad eventuali ritorsioni cruente da parte del padre, così Giovanni iniziò a temere per la sua sorte e si diede alla fuga. Borgia a questo punto fece sciogliere le nozze (pare che sia più facile se sei raccomandata dal Papa in persona), dichiarando che le nozze non erano state consumate perché Sforza era impotente. Nonostante le vigorose proteste del diretto interessato, il matrimonio venne annullato, e Giovanni per vendicarsi almeno un po', sparse in giro la voce che i Borgia erano tutti assassini e depravati.
Lucrezia aveva diciassette anni, dicono che fosse bella (anche se dal ritratto...mah), e venne subito rifidanzata con un erede di un'altra famiglia importante: Alfonso di Aragona. Alfonso pare fosse un gran bel ragazzo, e Lucrezia fu ben contenta del nuovo matrimonio nel 1498.
il bell'(?)Alfonso d'Aragona in un ritratto del Pinturicchio: non so perché in giro ci siano solo foto in bianco e nero, forse il quadro non esiste più (rubato?)
Peccato che, nel nuovo gioco di alleanze che interessavano i Borgia (c'era in mezzo anche il fratello di Lucrezia, Cesare), Alfonso fu presto un pezzo di troppo, pertanto temendo il solito assassinio, prima si diede alla fuga, ma dopo due anni venne effettivamente aggredito e ferito gravemente. La povera Lucrezia, che lo adorava, lo curò con tanto amore che il marito guarì talmente bene che appena lasciato solo passò da lui un nuovo sicario per strangolarlo. Lucrezia era talmente disperata che si ammalò e iniziò a non mangiare più, facendo pure incavolare il Papa che non capiva perché la dovesse fare tanto lunga.
Ma morto un Papa, ops, no, un marito, se ne fa un altro, così Lucrezia fu data in moglie, per procura, ad Alfonso d'Este. Intanto il Papa Borgia muore, anche il fratello Cesare, così il nuovo Alfonso rischia molto meno, si tratta solo di fare normali guerre...
Alfonso d'Este in un ritratto di Bastianino Filippi - fonte Wikipedia
Lucrezia ha un'altra serie di sfortune, lutti vari in famiglia, scodella una sfilza di bambini, ed in seguito all'ultimo parto prende un'infezione e muore a 39 anni, provocando grande sgomento nella città di Ferrara, che l'apprezzava moltissimo.
Il marito muore sì, ma solo 15 anni dopo.
E quindi, dove sono tutti questi avvelenamenti? Nella tragedia di Victor Hugo! Lucrezia è diventata famosa per una vita attribuitale in un'opera di fantasia e non nella realtà.