se provo a pensare a delle abitazioni su Marte, mi vengono subito in mente i progetti di architettura utopistica francese del XVIII secolo. In particolare penso all'architetto Étienne-Louis Boullée con il suo grandioso progetto del Cenotafio di Newton.
[Immagine libera da copyright. Étienne-Louis Boullée [Public domain], via Wikimedia Commons
E ancora il progetto dell'architetto Claude-Nicolas Ledoux per una casa delle guardie campestri.
[Immagine libera da copyright. Claude-Nicolas Ledoux [Public domain], via Wikimedia Commons
Cosa accomuna questi due progetti? Sicuramente la forma sferica dell'edificio e il desiderio di metterlo in relazione con la natura caratterizzata da forme semplici e perfette.
Considerando il clima di Marte altamente ventoso e caratterizzato da tempeste di sabbia la forma sferica o semi-sferica penso siano le soluzioni migliori per un ipotetico insediamento sul pianeta rosso.
Ma andiamo a scoprire quali sono alcune delle soluzioni proposte nel XXI secolo...
Qualche anno fa, la Nasa ha indetto una gara per la progettazione e realizzazione di un insediamento su Marte, il progetto vincitore è italiano e molto interessante. Ma, prima di mostrarvelo, vorrei parlarvi dell'idea concepita direttamente alla Nasa da un team di designer, architetti e ingegneri.
[L'immagine è di mia proprietà]
Come potete vedere dal mio disegno, Mars Ice Dome è una sorta di igloo. Una cupola gonfiabile da riempire con ghiaccio estratto direttamente sul pianeta rosso.
Ma perchè la scelta del ghiaccio? Perchè, grazie alla presenza di idrogeno, può fare da schermo contro i raggi cosmici dannosi per l'essere umano. Inoltre la trasparenza di questo materiale metterebbe nella condizione gli astronauti di avere luce naturale all'interno, dando una sensazione di benessere che altrimente verrebbe a mancare.
Un'altra caratteristica peculiare importante è la facile trasportabilità essendo un oggetto gonfiabile e la possibilità di essere preparato in anticipo da sonde robotiche. Ma sono stati rilevati diversi problemi, come ad esempio il tempo molto lungo per preparare tale abitazione, tanto da considerare questa idea come una sorta di campo base ma non un insediamento definitivo. Per approfondimenti e rendering potete cliccare qui
Ma andiamo a vedere il progetto vincitore della Mars City Design Competition 2017.
[L'immagine è di mia proprietà]
Non ho trovato immagini libere da copyright e quindi vi propongo un mio disegno molto semplificato del progetto.
Si tratta di un'idea davvero innovativa e sostenibile ed è stata concepita da un team di cui fa parte una giovanissima ricercatrice italiana che svolge le sue ricerche al Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston.
Ma in cosa consiste questo progetto? L'idea è di ricreare una sorta di foresta all'interno di cupole bianche collegate tra loro e dalla realizzazione di un sistema di cunicoli sotterranei e abitazioni. La chiave del progetto anche in questo caso è il ghiaccio, che una volta estratto dal sottosuolo potrà essere trasformato in acqua per alimentare l'ecosistema in superficie e proteggere l'intera struttura dalle radiazioni dannose raccogliendo appunto la stessa acqua sulla superficie delle cupole.
La vita nel sottosuolo sarebbe allietata da momenti sociali nei piccoli paradisi ricreati sulla superficie e grazie alla trasparenza delle cupole darebbe la possibilità agli abitanti di godere della luce naturale non presente nelle caverne sotterranee.
Per approfondimenti potete cliccare qui
Credo che questo progetto abbia buone possibilità di essere realizzato in un lontano futuro anche se credo anche che la possibilità reale di andare a vivere su Marte rientri ancora nell'ambito fantascentifico.
Vorrei concludere con le parole di Italo Calvino tratte da Le città invisibili:
L'uomo che viaggia e non conosce ancora la città che lo aspetta lungo la strada, si domanda come sarà la reggia, la caserma, il mulino, il teatro, il bazar...ogni uomo porta nella mente una città fatta soltanto di differenze, una città senza figure e senza forma, e le città particolari la riempiono.
Ringrazio @aboutcoolscience per questo interessante contest che ha fatto emergere i miei studi di architettura riportandomi alla bellezza di quegli anni .
A prestissimo
Isa