Quasi un mese su Steemit non mi da la presunzione e l’autorità di poter dire che “conosco la via”, tuttavia se guardo indietro all’inizio del mio percorso, posso ritenermi più che soddisfatto di ciò che ho costruito e delle relazioni che sto coltivando su questo Social.
Avevo tante aspettative e una consapevolezza:
Forse io non ce la farò,
ma qualcuno li fuori ce la sta già facendo
...perché non dovrei essere io?
Avevo la consapevolezza di avere una chance, e una chance è molto più di qualcosa, è molto più di trascorrere le proprie giornate lamentandosi di quanto la vita sia dura.
Ho scritto questo articolo basandomi sulla mia brevissima esperienza su Steemit, ma anche basandomi sulle mie competenze sui social in generale (cambi il nome, ma non la strategia), e sui pareri e consigli di quanti sono presenti su questa piattaforma già da diverso tempo.
SPOILER: La lettura di questo articolo non è indicata a chi ha intenzione di utilizzare Steemit in maniera non programmatica oppure vuole semplicemente utilizzarlo senza pretese (cosa buona e giusta: un social è prima di tutto intrattenimento). Più semplicemente non è indicata a chi ritiene che scrivere basandosi esclusivamente sull’Hope Marketing sia sufficiente per ottenere buoni risultati (Ho scritto una cosa bella, qualcuno sicuramente se ne accorgerà e upvoterà! SBAGLIATO!).
Cominciamo
Un cane che si morde la coda
La prima regola del social marketing è che dedicare tempo e risorse in maniera eccessiva (ossessiva) a contenuti che nessuno avrà modo di vedere non è la strada giusta. Quindi, se non siete dei robusti pescioloni, dedicare intere giornate a un post che potrebbe finire ben presto nel dimenticatoio a 0,01 è utile soltanto ad alimentare la vostra frustrazione e il vostro malcontento: in breve tempo avrete l’impressione di non essere apprezzati, o che Steemit non fa per voi! Questo è quanto di più sbagliato possiate credere. Non è un problema vostro, è un problema di numeri. Non avete i numeri sufficienti per fare i famosi “Big like”. Quelli che oggi fanno i numeroni sono persone che hanno coltivato nel tempo con pazienza, perseveranza e qualità i loro contenuti. Oltretutto se non siete disoccupati, o mantenuti dal babbo, e quindi siete dei poveri comuni mortali con uno stipendio da rincorrere e la necessita di dedicare 5/8 ore giornaliere al lavoro, questa strada non è sostenibile! Se avete un/a compagno/a non ne parliamo nemmeno.
“Quindi mi stai dicendo che dovrei pubblicare solo merda?”
Assolutamente NO!
Pubblicate in maniera programmatica, in base alle vostre possibilità, contenuti interessanti ma non necessariamente troppo impegnativi. Datevi un tempo necessario per farvi conoscere, prima di sganciare le vostre bombe migliori. Qualità prima che quantità non significa necessariamente pubblicare meno post, ma significa anche avere un buono spirito di sintesi nel saper comunicare i concetti giusti nel minor spazio possibile. Con ciò voglio dire che non è necessario che pubblichiate articoli da 5.000 caratteri come il Manifesto di Unabomber, ma che sappiate intelligentemente rendere in maniera immediata ciò che pubblicate appetibile e interagibile.L’Analisi è tutto
Analisi, elaborazione dei dati e strategia sono le fondamenta su cui basare la vostra “campagna marketing”. Che tipo di analisi possiamo fare su Steemit? Senza entrare troppo nei tecnicismi la prima e più importante analisi che potrete fare è quella sui TAG. Quale tag per cosa? Scoprirete che non è indifferente l’utilizzo di un tag piuttosto che un altro e la ricerca di quello più efficace dovrebbe richiedere più tempo di quello che trascorrete nella stesura del post.
Un altro tipo di analisi potrebbe essere quella sui Trend e sulle Nicchie: quale è l’argomento oggi più gettonato su Steemit e quale quello meno, che tuttavia potrebbe darmi una buona chance di interazione in base alle mie competenze? Siamo pochi ragazzi e in Italia ancora meno! Ci sono milioni di miliardi di argomenti di cui potete ancora andare a parlare, prima che qualcun altro lo faccia al “post” vostro! Affidarsi a un trend sulla cresta dell’onda può darvi visibilità solo se siete capaci di creare contenuti accurati ed efficaci e se avete buona reputazione, altrimenti affidarvi ad una nicchia può essere una scelta più intelligente. Devo farvi io l’elenco delle cose che mi interesserebbe leggere su Steemit di cui ancora potete parlare?
Se invece volessimo portare il nostro Analytics Power a livello stalker over 9000 potremmo valutare di andare a vedere cosa hanno fatto prima di noi utenti con molta più esperienza. Steemit ha il grosso vantaggio della trasparenza, utilizziamolo a nostro favore: cosa hanno pubblicato le balenottere ieri, deve interessarci ancor di più di ciò che pubblicano oggi. Che tag hanno usato? Chi commentano? Chi seguono? Da chi sono seguiti?Visual Marketing questo sconosciuto
La scelta di Mattarella
Datemi un Mattarellum …lo voglio dare in testa!
E adesso votate, ma ricordate: col mio voto posso confermare o ribaltare il risultato!
Questi sono 3 esempi di titoli differenti per comunicare uno stesso concetto. Quale scegliereste tra questi? Quale vi mette più curiosità? Quale vi diverte di più? Tanti continuano a dedicare tempo alla costruzione di un post scegliendo magari frettolosamente che titolo dare a questo o che immagine usare. Chiedete agli autori di Best Seller che grado di importanza riveste un buon titolo o una buona copertina. Più diamo ai nostri articoli un visual accattivante (Titolo, Immagine, Prime righe), e più aumenterà il tasso di apertura di questi e, conseguentemente, gli upvotes.I Contest
I Contest sono la migliore opportunità che avete di farvi conoscere! Partecipare ed eventualmente vincere un contest metterà nuova luce sul nostro operato, rinnovando la nostra visibilità. Altro aspetto fondamentale è che i contest sono solitamente strettamente tematici. Ciò significa che le persone che vi parteciperanno saranno ben liete di stringere rapporti con voi e di interagire con i vostri contenuti. I contest generano quindi una empatia che facilita e favorisce certe dinamiche.
Stesso discorso dicasi per la creazione di un contest. Non riuscite proprio a trovarne uno che vi stimoli? Bene, createlo voi! In percentuale i post che propongono contest interessanti hanno un tasso di engagement di molto superiore alla media, sappiate sfruttare questa opportunità per crescere e far crescere una community. Ancora una volta: mettetevi in gioco!Uno, Nessuno o Centomila?
Correre da soli o in gruppo? Non smetterò mai di sottolineare l’importanza dell’appartenenza ad una community che raccolga, potenzi e valorizzi la nostra identità. Nessuno dovrebbe avere la presunzione, né da pesciolino, né da balena, di poter correre da solo. Una community è un fattore di identità, di aggregazione, di crescita, di progettualità. Tuttavia appartenere a una community significa anche dover sottostare alle regole che essa impone e non sempre la convivenza risulta pacifica. In questo può aiutarci il nostro buon senso. Ma appartenere a un gruppo non vuol dire non poter parallelamente correre da soli: siate curiosi, sperimentate, proponete, non abbiate paura di osare. Appartenere a un gruppo, così come può essere (anzi è) un imprescindibile elemento di crescita, può diventare allo stesso tempo fattore di blocco se non sappiamo come gestire le cose.
Bene. Per oggi può bastare!
Questo articolo non si propone di essere esaustivo della materia, le skills necessarie per la buona riuscita della nostra missione sono infinite e trasversali. Potrei parlarvi dell’importanza del progetto, di avere un piano editoriale preciso e di rispettarlo, potrei parlarvi di post engagement, utilità del Power Up, di Promozione dei post e di altre migliaia di cose.
Ma il mio livello di sopportazione della tastiera è terminato e preferirei ascoltare quali sono i suggerimenti che voi trovate utili per una crescita coscienziosa e sostenibile su Steemit.
Grazie per essere arrivati fin qui. Come sempre il vostro Upvote è gradito, ma il vostro commento ancora di più!