Il periodo dei saldi è alle porte. E già rimbalzano i commenti. Tra strada, amici, TV, colleghi, bar,... sento sempre le stesse cose. La più comune: “Ma se sono in grado di vendere un prodotto con lo sconto del 50% vuol dire che in tempi normali ci guadagnano un botto!”.
E’ una stupidaggine.
Semplificando: quando arriva a dicembre il negoziante, con le scarpe che ha venduto a partire da settembre, si è già pagato l’acquisto delle scarpe e le spese di conduzione del negozio. Ha bisogno di capitali per acquistare le scarpe per la stagione successiva e dunque, a gennaio, svende.
Ma non tutti fanno così e ci sono, inoltre, delle differenze.
I negozietti immagazzinano le scarpe invendute, ne comprano meno di nuove e sperano di rifarsi l’anno successivo. Quelli sono i negozi dove compri roba vecchia e la paghi troppo anche in saldo perché hanno aggiornato i prezzi di partenza. Ed è comunque roba di scarsa qualità. Anche in saldo rischi di pagare 80 euro una scarpa che ne vale (tra pelle, suola, mano d’opera, annessi e connessi) 30.
I negozi medi lavorano con una certa continuità. Sono in genere economicamente più solidi. Ti fanno un 20-:-30% di sconto, che è reale ed è comunque buono, ma è uno sconto che, a stare attenti, capita altre volte nel corso dell’anno, con formule diverse dal saldo: offerte, lanci, due per tre, ecc. Se sai approfittare di queste occasioni acquisti una scarpa da 150 euro (che ne vale 100 di materiale/fattura) a 100-:-120 euro.
Ma il vero saldo è quello delle grandi firme.
Il negozio delle grandi firme vende un paio di scarpe a 400 euro.
La scarpa invernale è in vetrina a fine agosto e il ricco la compra subito perché non ha problemi di soldi e vuole essere il primo a possederla.
La scarpa è ottima ma ha un alto valore aggiunto. Diciamo che è una scarpa che vale 200 euro (pelle, manifattura, ecc.).
Quando arriva a dicembre il ricco non la compra più (l'ha già comprata); e lì giace. …chi se la può permettere…?!!
Ma quel negozio non si può permettere di rimetterla in vetrina l’anno successivo. Sarebbe fuori moda. E il negozio delle grandi firme non vende mai roba fuori moda. Non può permetterselo.
E allora la svende. Tanto il ricavo, il negoziane, l’ha già fatto (perché la scarpa, come abbiamo detto, ha un alto valore aggiunto).
E a quel punto arriviamo noi, che paghiamo una scarpa da 400 euro anche con il 70% di sconto (gli ultimissimi giorni), ovvero 120 euro. Meno del suo valore intrinseco!
E, tutto sommato, è ancora gennaio e abbiamo due mesi buoni per portarla. E per portarla ancora tutto l’anno successivo, …e il prossimo ancora.
Abbiamo comprato una scarpa a 100 euro che vale (come pelle e manifattura) il doppio di quella del negozio medio. Abbiamo solo dovuto attendere un po’ e ritardare l’acquisto.
Talvolta poi capita, addirittura, di comprare nel saldo d’estate gli ultimi avanzi dell’inverno precedente, per usarli l’inverno successivo. In quel caso i saldi sono STRABILIANTI!
Dice: “Ma a me non servono le scarpe. che mi dici dei cappotti?”
Vabbè, lascia perde, …nun c'hai capito gnente!
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