Oggi ho avuto una mezza discussione online che riguarda intrinsecamente la coerenza. Il nodo del contendere è una gran cavolata. Oggi al pessimo (per noi ferraristi) Gran Premio di Germania tra le tante cose successe, ci sono stati due ordini di scuderia.
Il primo viene chiesto a Kimi Raikkonen, pilota Ferrari di far passare il collega Sebastian Vettel perché aveva più passo di gara come si dice in gergo, cioè riusciva per un serie di ragioni che non sto a spiegare, ad andare potenzialmente più veloce. Più avanti succede al team avversario, alla Mercedes, ovvero Hamilton è in leggera difficoltà ma viene chiesto al collega (Valteri Bottas) di mantenere le posizioni, cioè di non provare ad attaccare.
In linea di massima concettuale sono due "team order" ma non per i "tifosi". A gara finita si leggeva, per via della cocente sconfitta che annebbia l'intelletto, cose del tipo il secondo (Bottas) è un servo, solo il terzo (Raikkonen) è un pilota. Quando ho fatto notare che sia il secondo che il terzo hanno subito, ed eseguito, un ordine di scuderia, che ricordo essere legale in Formula 1, apriti cielo.
Interessante notare dal punto di vista meramente concettuale come la Ferrari abbia eseguito una manovra, cioè quella di scambiarsi le posizioni che viceversa si può dire non si sarebbe avverata senza ordini, visto che Vettel è rimasto dietro parecchi giri. Nel caso opposto invece si è chiesto di non andare a cercare un rischio, che solo probabilmente poteva avvenire. Ovvero da un punto di vista di etica sportiva (che sarebbe da contestualizzare ma vabbè) è ben più grave la manovra del team italiano rispetto a quella anglo-tedesca.
Come se non bastasse la manovra del team di Maranello è la fotocopia di quella di molti anni fa, proprio sulla medesima pista, dove al tempo la regola vietava gli ordini di scuderia, che però venivano dati lo stesso utilizzando dei codici o delle frasi sibilline. Allora avvenne il famoso scambio radio in cui l'allora ferrrarista Alonso diceva "It's ridicolous" dopo aver tentato di sorpassare il collega Felipe Massa, al quale il team gli ordinava lo scambio di posizioni con la celebre frase "Fernando is faster than you". Celebre perché poi venne ripresa per fare Meme di ogni tipo, cambiando solo il soggetto.
Insomma è uno spaccato anche questo del paese, ovvero quello della bandiera a cui si deve tutto, anche fare la figura del babbeo oltre ogni ragionevole dubbio. Se spostiamo il concetto a livello politico le varie fazioni finiscono con il litigare perché tizio ha detto questo, caio ha detto quell'altro. Ma ammettere che tizio o caio hanno detto o fatto una cazzata, non è che ci sminuisce come persone, anzi evita di ledere la credibilità come esseri pensanti. Ma siccome questo non avviene c'è questa stramba osmosi, per cui se il leader X spara la minchiata di turno, diventa ideologia e allora anche tu che hai simpatizzato per lui o il partito, sei complice, o portatore del verbo. Eppure ci si dimentica che le persone dicono e fanno stupidaggini, o più semplicemente sbagliano. Ghandi non hai mai sbagliato in vita sua? Mandela nemmeno? suvvia, riesumiamo la coerenza, anche e sopratutto quando ci dice male.