Il sogno di un soldato
Il Duca di Reynwald è un uomo immaginario di un regno immaginario in un periodo tra il 700 e l'800 quando le guerre per la supremazia del territorio erano all'ordine del giorno. La saga è raccontata in ogni episodio da protagonisti differenti ma con un unico filo conduttore: il sogno.
Questo è il secondo di sette capitoli raccontato da un soldato.
Riassunto delle puntate precedenti
Nello scorso capitolo il Duca di Reynwald si dirige verso il pozzo della piazza principale di Città Oscura e getta una moneta di rame nel pozzo. Quello è il segnale di una guerra imminente; gli uomini escono dalla taverna e corrono verso casa dalle proprie mogli perché il giorno seguente, all'alba, si parte verso un giorno di sangue.
E' una giornata uggiosa.
La nebbia è fitta e piccole gocce di pioggia rimbalzano sugli elmi degli uomini e sulle armature dei cavalli da guerra. Tutto è immerso in un silenzio irreale...
Solo qualche nitrito fa capire che migliaia di cuori stanno battendo all'impazzata sotto le cotte di maglia racchiuse dentro le armature.
Da lontano un grido si leva più alto degli altri: il capitano di Gortash sta incitando i propri uomini dietro le mura della città: penso sia consapevole che oggi morirà ma cerca di tenere alto il morale delle proprie truppe...
Per quanto sia possibile...
In formazione da battaglia, schierati con somma esperienza e temprati da anni di addestramento, siamo sugli attenti da ore in attesa di un comando che non tarda ad arrivare.
Due file più avanti si staglia la radura che conduce a Gortash ed il Duca di Reynwald galoppa avanti ed indietro controllando la situazione del suo esercito ed aspettando che gli uomini provenienti dai vari villaggi del suo impero si riuniscano in un solo schieramento.
Senza preavviso ed inaspettatamente alza un braccio. Le truppe, me incluso, battono le picche a terra. Un solo suono si propaga in modo ritmico su tutta la radura.
Solo un uomo, davanti a me ha un brivido impercettibile; sua moglie lo aspetta al caldo del focolare ma forse non la rivedrà mai più.
Il braccio del duca si abbassa ed inizia la marcia verso l'ignoto: oggi un'altra città cadrà nelle sue mani.
Il cuore mi batte forte ma l'adrenalina che ci tiene in piedi da ore ci fa marciare fieri e impavidi.
L'onore ci attende... la morte ci corteggia.
In un istante che sembra un decennio ricordo ieri sera quando, dopo aver fatto l'amore con mia moglie, sono sprofondato in un sonno profondo ed ho fatto un sogno forse premonitore. Era il sogno di un soldato nel quale mi osservavo dall'alto come se fossi un'aquila; vedevo il mio corpo scavalcare le mura di una città lontana di cui non conoscevo nemmeno il nome ma rimanevo infilzato da una lancia nemica proprio nel momento in cui stavo per posare i piedi sulla passerella dietro le mura.
Un gesto improvviso davanti a me mi desta dai miei pensieri. Il Duca ferma il suo destriero e si gira verso di noi. Con tutta la voce che ha in corpo urla alle sue truppe: "Uomini, oggi elargirete dolore e sofferenza. Siate fieri!! Morte al nemico!!"
Sento solo urla intorno a me; noi tutti adoriamo il nostro condottiero.
Faccio solo in tempo a pensare che fa troppo freddo per morire e vengo spinto verso le mura nemiche in una corsa forsennata.
Inizia la carica: addio pensieri, addio nostalgia. C'è solo spazio per morte e onore. Oggi sarà un giorno di sangue!
Questo post partecipa alla Steempossible Challenge promossa da @ilnegro e @serialfiller nel progetto @steempossible invitando al voto utenti autorevoli.
