Il mio primo lungo viaggio, otto mesi, nell'isola dove tutto può succedere.
immagine CC0 creative commons
Reduce da una grave perdita e dalla voglia di spogliarmi
dalla quotidianità di un'Italia alla deriva, ho pensato: "voglio viaggiare lavorando, il mondo è grande e lo voglio scoprire!."
Un po' ribelle e distaccato dalle classiche convenzioni, con la voglia di libertà e di conoscenza, parto!
immagine CC0 creative commons
Approdai di sabato.
Ero spaesato, pochi soldi in tasca, ma era l'ultimo dei miei problemi.
Il giorno dopo iniziai subito a lavorare come bartender in un locale a Paceville, il piccolo angolo pieno di discoteche a St. Julian's.
Al momento dissi "wow".
Passeggi per Sliema e St.Julian's ed oggettivamente i colori del mare sono magnifici.
Dopo poco mi resi conto che come sempre "non è tutto oro quello che luccica".
-Gente a rosolare sulle scogliere, dati i quattro fazzolettini di pseudo sabbia dispersi nel mezzo del nulla.
-Cibo surgelato dall'Irlanda o dalla Spagna e poco dall'Italia.
-Le case...pietre calcaree appoggiate l'una sull'altra e ricoperte di gesso, quindi tutti gli interni delle case sono piene di muffa
-Costo della vita non molto economico
-Autobus da incubo: 7km un'ora e mezza con aria condizionata stile circolo polare artico.
-Stipendi poco più bassi che in Italia ma tutto sommato qui si lavora.
Basta bar!
Ho ricominciato con la mia arte. immagine CC0 creative commons
Restauro delle tipiche balconate in legno, portoni ed affreschi.
Prettamente a La Valletta, la piccola "capitale dell'arte 2018". Questa piccolissima capitale è molto carina: Salite interminabili, ristoranti. Mi ricorda un po' Parigi, Venezia e Barcellona (sicuramente per le molteplici invasioni passate).
Una bella vista delle three cities con avamposti a cunicolo pieni di contraeree e cannoniere.
immagine CC0 creative commons
Tutte le altre piccole città, che in realtà sembrano frazioni di piccole cittadine, sono abbastanza disastrate.
Mi sembra un'Italia anni '90, tutto in costruzione con metodi poco ortodossi. Le strade non vengono mai pulite e la spazzatura viene quasi sempre sotterrata.
Non so se consigliarla Malta, va a gusti, c'è chi la odia e chi la ama:
i turisti si dividono a metà tra famiglie che dicono che non ci torneranno mai più e le bloggers che si fanno i selfies in mare.
La faccio breve.
E' stata una grande esperienza di vita, qui il tempo si era fermato, sembrava di essere via da una vita.
Ho imparato che qui si vive con totale semplicità, senza le nostre pretese d'apparenza e qui la gente si indebita solo per comprare case per poi affittarle.
L'unica cosa importante che mi porterò dentro di Malta è proprio questo, il vivere in mezzo al nulla e con poco.
Otto mesi durissimi ma che mi hanno cambiato drasticamente ed in positivo.
La prima di tante partenze,
sono pronto per una nuova avventura.