Burger Time
Consolle Intellivision con gioco Burger Time
Fonte dell’immagine Wikimedia Commons
Quante ore passate davanti a questo plataform game, mi ricordo anche le sfide divertenti con mia madre e successivamente anche con mio padre, era spassoso vedere poi come si beccavano e sfottevano quando uno dei due riusciva a fare il record.
Credo che molti della mia età lo conoscano e sappiamo di Burger Time un gioco per la famosa console della Intellivision ,si trattava di un gioco strutturato a livelli fatto di scale a pioli dove uno spiritoso cuoco doveva salire e passare sopra a strati di Hamburgher, facendoli cadere al piano inferiore fino a farli arrivare in basso e completare l’intero hamburgher, logicamente mentre si cercava di far cadere tutti gli ingredienti per completare l’hamburgher cioè il panel pomodori, la lattuga, carne tritata e formaggio si doveva fare attenzione a non rimanere incastrati ed avere sempre una via di fuga libera verso i vari livelli dove appunto dovevamo salire sull’ingrediente attraversarlo tutto per farlo cadere evitando però di farci prendere da Mr. Hot Dog, Mr. Pickle e Mr. Egg simpaticissimi cetriolini uova ed Hot Dog camminanti e intenti a prendere il nostro simpatico Chef Peter Pepper.
La strategia migliore era fare in modo di far cadere l’ingrediente schiacciando uno dei tre nemici che si trovava ad attraversare un livello inferiore in modo da incrementare il punteggio.
Altro metodo era quello di immobilizzare per qualche istante il nemico sprizzandogli del pepe nero addosso, logicamente la dose di pepe era limitata a 3 ma andando aventi nel gioco e punteggio si potevano guadagnare altre dosi, oppure raccogliendo oggetti bonus che apparivano durante la fase di gioco, tipo, patatine fritte, gelato o caffè.
Il pepe nero era la soluzione ideale nel caso ci trovavamo la strada sbarrata e quindi usandolo potevamo passare incolumi immobilizzando per qualche istante il nemico
Insomma che dire se non che era bello vedere i propri genitori litigare come dei bambini per chi era il migliore e devo ammettere che mia madre era talmente brava e svelta di riflessi fino al punto di inviare le immagini dei suoi record alle riviste specializzate di videogame.
Allora eravamo agli albori dei videogiochi e malgrado ora si possa sorridere vedendo quei pochi pixel di immagini squadrate e dalla grafica semplice sicuramente era bello trascorrere insieme un’ora all’insegna del divertimento e degli sfottò, ma senza trascurare poi tutto quello che esisteva all’infuori di quel mondo video ludico.
Forse oggi le cose si sono ribaltate si è più immersi in quel mondo e si sta trascurando poi la vera realtà che c’è al di fuori di un semplice gioco.