Oggi voglio parlare del tanto discusso caso Weinstein, ex proprietario della Miramax, casa di produzione cinematografica Made in Hollywood, balzato nelle ultime settimane agli onori della cronaca, perché accusato da un sempre crescente numero di "donne" di aver sessualmente abusato di loro.
Indipendentemente dal possibile disgusto che si può nutrire verso il personaggio, per una concezione diversa del termine moralità, NON SI PUÒ TUTTAVIA ESIMERSI DAL DIFENDERLO A SPADA TRATTA DI FRONTE AI BIECHI E MISTIFICATORI ATTACCHI DI CERTE SEDICENTI FEMMINISTE.
Una tra tutte, Asia Argento. La figlia del celeberrimo regista del noire italiano, ha accusato, a distanza di vari lustri, l'ormai decaduto produttore hollywoodiano, di averla prima molestata ad un party romano, e poi stuprata, in occasione della Kermesse del cinema di Cannes.
Non so quale sia la vostra definizione del termine stupro ma, a casa mia, lo stesso è usato per indicare un rapporto sessuale non consensuale, frutto di coercizione. E, a casa mia, l'unica forma di coercizione degna di tale nomenclatura, è quella di natura fisica (uso della violenza).
Se io ho una qualsivoglia azienda, operante in un qualunque settore, di cui anche fossi il monopolista (se di monopolio naturale, legittimamente e non legalmente costituito), e volessi basare l'esito di colloqui di lavoro sull'abilità dei candidati nel portare a termine un rapporto orale, sarei assolutamente legittimato a farlo. Ovviamente, ugualmente, il candidato, avrebbe pieno diritto di rifiutarsi, andando cosí ad autoescludersi dalla corsa al posto per cui si era candidato.
Lo stesso può estendersi a qualunque settore, e non avrebbe alcun limite di genere. Ad ex., una donna imprenditrice, potrebbe pretendere dei colloqui basati sull'abilità dei candidati ad effettuare dei cunnilingus, o a farle raggiungere l'orgasmo.
Io potrei ritenere che una simile scelta sia poco professionale o, persino, controproducente, ma se l'azienda è sua, fa esattamente quel cazzo che le pare, purché non si tratti di effettiva lesione dell'altrui libertá (cosa che non avviene mai quando non si esercita deliberata violenza fisica).
Le accuse di Asia Argento rasentano a dir poco il ridicolo: se lui ti fa delle avances, per quanto tu lo possa ritenere fisicamente disgustoso, professionalmente riprovevole, e altamente fastidioso, rimani pur sempre totalmente libera di scegliere: se l'assegnazione del ruolo in un film vuole basarla sull'accettazione o meno di presunte avances, essendo sua la casa di produzione, è liberissimo di farlo.
La cosa incredibile è che la figlia stessa del noto regista italiano, notoriamente cocainomane e psichiatricamente non propriamente stabile, dopo aver respinto quelle che oggi sostiene esser state molestie da parte del produttore hollywoodiano, si reca con lo stesso alla kermesse cinematografica di Cannes, momento in cui acconsente deliberatamente ad avere un rapporto sessuale col produttore, probabilmente in cambio di favori lavorativi (ed in tal caso si parla di prostituzione).
Probabilmente non sufficientemente appagata dalla precedente performance sessuale dell'obeso riccone a stelle e strisce, sceglie di continuare a frequentarlo negli anni seguenti, scattando foto avvinghiata allo stesso (da cui avrebbe subito il tanto millantato stupro).
Ora ho una serie di domande per tutti coloro che sostengono che si tratti di stupro:
- chi di voi, a seguito di stupro, non denuncerebbe l'accaduto?;
- chi di voi continuerebbe a frequentare (a detta delle foto "piacevolmente") lo stupratore negli anni a venire?;
- chi di voi che giudica tale atto uno stupro, riterrebbe sussistere lo stesso, anche nel caso in cui il produttore incriminato producesse soli film per adulti?;
- chi di voi giudicherebbe un ragazzo che tenta di baciare una ragazza (senza prima averle esplicitamente chiesto il consenso), un atto di violenza?;
- chi di voi, dopo aver giocato con amici ad " obbligo o verità ", accuserebbe di stupro di gruppo gli stessi, a seguito di un bacio dato nello svolgimento stesso del gioco?;
- chi di voi, giudicherebbe "molestia" un qualsivoglia apprezzamento sulla fisicità di una persona?.
Entrare consapevolmente a far parte di giochi di ruolo, o scegliere di prostituirsi, dovrebbero essere pratiche fieramente difese da una vera femminista; il paragonare le stesse ad atti di molestia/stupro da parte del genere maschile, dovrebbe altresí essere fieramente opposto dalle stesse femministe, trattandosi di una palese, deliberata, manipolazione di atti gravi ai danni della libertà sessuale di una persona, ad esclusivo uso e consumo del soggetto che compie detta manipolazione, ed a nocumento delle reali vittime di tali soprusi.